In aeroporto arrivano i BOT: il caso di Malpensa e di Linate

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Il mondo dell’automatismo e dei bot è stato uno dei primi argomenti che abbiamo affrontato sul bloge difatti l’argomento continua a rimanere estremamente attuale nell’ambito delle evoluzioni digitali.

E’ di pochissimi giorni fa la notizia che gli aeroporti di Linate e Malpensa hanno lanciato il servizio “chatBot” direttamente tramite le proprie pagine ufficiali Facebook. Al passeggero infatti basterà iniziare una conversazione su Facebook Messenger con gli account ufficiali degli aeroporti ed il bot fornirà le risposte a loro necessarie, 24 ore su 24, 7 giorni su 7. I riscontri con le informazioni richieste arriveranno in tempo reale: aggiornamenti sui voli in partenza o in arrivo con la verifica edella loro puntualità o di eventuali ritardi, oltre che specifiche sui ristoranti e negozi presenti nei terminal.

Non solo: i bot forniranno informazioni anche sulla tipologia del bagaglio a mano, regole per il trasporto di liquidi, procedure per i passeggeri a mobilità ridotta.

In tal modo moltissimi riscontri si ottengono “dialogando” direttamente con chatBot. E se il robot non fosse in grado di rispondere alla domanda dell’utente? Niente panico, sarà lui stesso a  mettere in contatto il passeggero con un operatore fisico, andando quindi ad integrare automazione, digitale e umano in modo ottimale.

Questo tema va infatti tenuto in alta considerazione quando parliamo di automazione in quanto, soprattutto in ottica futura, molti posti di lavoro andranno persi e si avrà la necessità di convertire le competenze delle persone che verranno investite da questi cambiamenti in competenze digitali. Occorrerà quindi tenere centrale l’elemento umano negli ambienti automatizzati che sempre di più faranno parte della nostra vita quotidiana.

L’automazione dovrà avere come obiettivo non solo offrire ai clienti servizi o prodotti sempre più efficienti e personalizzati ad un costo sempre più accessibile, ma anche fare in modo che i settori più colpiti dall’automazione e dall’evoluzione tecnologica non diventino causa di perdita di preziosi posti di lavoro.

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