Outsourcing e post-covid

La strada per la ripresa passa anche dall’esternalizzazione

momenti di crisi sono quelli che portano ai cambiamenti più importanti, perché richiedono riflessioni, riorganizzazioni e nuove soluzioni. Sono anche i periodi di maggiore accelerazione di fenomeni già in corso. La crisi “obbliga” le organizzazioni a reinventarsi, a innovare con rapidità, a digitalizzarsi per non soccombere; le imprese si ritrovano così a dover svolgere attività diverse, molte delle quali superano i confini delle proprie competenze.

 

Siamo naturalmente portati a vedere solo gli aspetti negativi dei momenti di crisi. Come nel caso del Covid, si sono istantaneamente concretizzate le criticità e le difficoltà sia dal punto di vista economico che dal punto di vista sociale. Più difficile è invece guardare ai momenti di difficoltà come a delle opportunità.

Nei processi di cambiamento è utile concentrare le energie e le risorse della propria azienda verso il core business, in modo tale da poterlo adattare alle nuove necessità, se non addirittura innovarlo o trasformarlo. Dunque, in questo scenario, ricorrere stabilmente a fornitori esterni per la gestione operativa di una o più funzioni aziendali no core può diventare una scelta strategica.

Insomma, la crisi di oggi, impone un ripensamento delle strategie. Esternalizzare può essere una scelta vincente. Affidandosi al giusto partner, le performance dell’azienda possono addirittura migliorare e i costi diminuire.

 

L’emergenza impone una riorganizzazione

Con la maggior parte del personale impegnato ad affrontare la crisi, il ricorso all’outsourcing per la gestione di alcune attività può essere davvero l’unico modo per sopravvivere. Esternalizzare nel momento di crisi vuol dire anche rimanere competitivi. In Uk e negli USA questa pratica è diffusa già da tempo e vengono affidate all’esterno soprattutto la gestione delle risorse umane e le attività produttive. In Italia, invece, vengono appaltati maggiormente i reparti IT, di produzione e di logistica.

Inoltre, non solo nei periodi di crisi, l’outsourcing si rivela una prativa efficace perché procura diversi vantaggi e garantisce un approccio integrato, personalizzato, efficiente, flessibile e con un alto livello di know-how. Darsi la possibilità di esternalizzare permette di crescere velocemente ed è in generale un grande moltiplicatore di possibilità e di guadagno.

Perseguire una pratica di outsourcing è certamente complesso, ma grazie al giusto partner, è possibile ottenere numerosi benefici come:

  • migliore controllo della tracciabilità del processo;
  • aumento della trasparenza e comprensione del processo;
  • risorse interne disponibili per attività più importanti;
  • miglioramento della conformità e aumento dell’efficienza;
  • accentramento delle attività;
  • risposta rapida al cambiamento;
  • disposizione di risorse esperte con un approccio flessibile.

Elliot lavora da anni a fianco di grandi player del settore Utility, Telco e non solo, supportandoli nelle attività di business process outsourcing offrendo servizi innovativi e di qualità.

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